Non c’è green economy senza agricoltura. Quando si parla di green economy non si può non parlare di agricoltura. Ambiente, qualità e innovazione sono sfide raccolte dall’agricoltura già da diverso tempo; gli agricoltori da millenni hanno svolto un complesso e silenzioso lavoro di pubblico interesse, attraverso il controllo del deflusso delle acque per evitare l’erosione dei terreni, la prevenzione di dissesti idrogeologici, frane ed inondazioni. L’agricoltura è una risorsa inestimabile per le sue straordinarie implicazioni economiche, sociali, ambientali e territoriali, può garantire gli obblighi di un rinnovabile e sicuro approvvigionamento energetico.
L’agricoltura concorre a determinare la ricchezza dell’Italia con una duplice funzione: quella economico-produttiva legata al valore del Pil, delle produzioni vegetali e animali e della loro qualità, tradizione e tipicità; quella di servizio, volta a garantire la salubrità dei prodotti, la sicurezza alimentare, il mantenimento e la valorizzazione del paesaggio, straordinario valore aggiunto della tanto declamata filiera turismo- ambiente-cultura.
Introduzione ai principii di Green Food
I consumatori si attendono garanzie immediate sulla salubrità dei prodotti alimentari in vendita. Il sistema attuale dei controlli degli alimenti è assolutamente affidabile. L’etichettatura è importante nell’ottica della trasparenza e della corretta informazione ai consumatori. C’è un sistema di controlli, avviato all’indomani della vicenda Bse che, a quanto dicono le autorità sanitarie italiane, sta funzionando a dovere. Si basa sulla tracciabilità che è anche rintracciabilità delle singole partite, che permette di individuare, circoscrivere e fronteggiare le situazioni anomale. Questo viene assicurato grazie ad un monitoraggio costante di quanto viene immesso in vendita, con un controllo lungo tutte le fasi della filiera, produzione- trasformazione-distribuzione. Il consiglio è quello di consumare sempre prodotti locali per valorizzare e preservare la tipicità. Gli alimenti frutto del territorio sono sottoposti a numerosi e approfonditi controlli e sono tracciabili sia nella fase produttiva che di trasformazione e distribuzione; non sono da meno le razioni alimentari delle varie specie animali allevate, anch’esse ipercontrollate. I consumatori possono scegliere su una gamma di produzioni nostrane ampia e assolutamente sicura dal punto di vista sanitario e della qualità; in particolare viene assicurata una tracciabilità assoluta di ogni prodotto. Le produzioni tipiche sono elementi portanti della Dieta Mediterranea a cui di recente è stato conferito il riconoscimento di “Patrimonio immateriale dell’Unesco”. Quella “mediterranea” non ha niente a che vedere con il significato restrittivo e punitivo attribuito usualmente al termine dieta; essa infatti, è una dieta completa, in quanto prevede anche il consumo delle proteine animali ed un moderato consumo di vino.
Luca Lazzaro Vicepresidente Confagricoltura Taranto